Per essere saggi bisogna essere maschi.

Decisamente una genialata. Quando il nome delle cose è in grado di occultarne la sostanza è evidente che siamo davanti ad un colpo di genio. E così il Presidente della Repubblica ha tirato fuori dal cilindro una proposta per uscire dall'immobilismo istituzionale utilizando una tattica da oratorio: "palla lunga e pedalare". Ha confezionato due belle commissioni rispolverando il vecchio manuale Cencelli: una spartizione tra le forze politiche presenti in Parlamento, poi ha inserito qualche rappresentante istituzionale rigorosamente nominato dai partiti e ha abbellito il tutto con un ex presidente di Corte Costituzionale. Plauso da tutti, dai soloni del nuovo fino ai rappresentanti della vecchia nomenclatura, anche perché gli unici che possono far uscire il Paese dal pantano sono sempre "i saggi". Formula antica, già usata dai popoli nomadi che si stanziarono in Mesopotamia, nella democrazia ateniese, nella Roma repubblicana.... quando c'è un problema complicato bisogna affidarsi ai saggi che ovviamente, ieri come oggi, devono essere necessariamente tutti maschi.

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