PARIGI, LA RISPOSTA AL TERRORISMO È UN REGALO AL TERRORISMO

Non si può che rimanere sgomenti davanti alla tragedia di Parigi. Allo stesso modo non si può che rimanere atterriti per l'inadeguatezza della risposta avanzata dalla Francia, dai paesi dell'Unione Europea, dagli Stati Uniti davanti all'ennesimo attentato terroristico. In realtà, ci accorgiamo del terrorismo solo quando agisce dentro casa. La grande stampa internazionale nasconde che, negli ultimi due anni, ci sono stati oltre ventitremila attacchi terroristici e oltre cinquantamila morti, prevalentemente civili. Una parte di questi sono stati determinati da attentanti dell'IS che ha ucciso donne, uomini e bambini inermi in Siria, Libano, Iraq. Musulmani vittime di terroristi fanatici foraggiati economicamente, in nome del Califfato, da Paesi amici del cosiddetto Occidente.
Contraddizioni in seno alla coalizione internazionale che in, questi ultimi quindici anni, ha agito solo per far diventare più forte il terrorismo.
Il terrorismo ha due obiettivi chiari: indebolire la democrazia, attuando una torsione autoritaria dello stato di diritto, ed alimentare la paura. La politica internazionale dell'Unione europea e degli Stati Uniti è servita a far diventare più forte il terrorismo: i bombardamenti contro la popolazione civile in Afghanistan, in Iraq, in Libia, in Siria hanno determinato una radicalizzazione di un pezzo del mondo islamico che è stato trasformato per intero, dai teorici dello scontro di civiltà, nel principale nemico. L'equazione Islam/Terrorismo è solo un'arma di propaganda per costruire consenso attorno alle scellerate strategie di guerra e per rafforzare le teorie etnocentriche di chi vuole teorizzare superiorità etniche, culturali e religiose.
In questo contesto la criminalizzazione generalizzata dei migranti, di uomini e donne che fuggono dalle nostre guerre e dagli effetti delle nostre politiche economiche, è organica alla sedimentazione della paura e alla limitazione dei diritti umani.
Ecco perché dichiarare lo stato di guerra, aumentare l'intensità dei bombardamenti e chiudere le frontiere è un regalo grossolano ai terroristi; è un modo per accelerare il raggiungimento degli obiettivi criminali del terrore: indebolire la democrazia e alimentare la paura. Il terrorismo si sconfigge con la pace, con un cambio delle priorità geopolitiche e con una politica economica equa.

Commenti