FRANCIA E MIGRANTI: LA VITTORIA DELLA DESTRA XENOFOBA, IL SILENZIO DELLA SINISTRA

La vittoria del Front National alle elezioni amministrative in Francia è un segnale preoccupante per l'Europa intera e anche per il nostro Paese. Il partito di Marine Le Pen è una forza politica monotematica, espressione di nazionalismo esasperato contrapposto a qualsiasi forma di alterità culturale.
La tutela della incorruttibile identità transalpina caratterizza l'impianto ideologico di questa forza politica che, conseguentemente, individua nei migranti, negli stranieri, nei portatori di una "cultura altra" i nemici da combattere.
Lo strumento principale per la costruzione del consenso è la paura, da alimentare costantemente nel corpo del Paese al fine di esasperare la preoccupazione per l'invasione indiscriminata, per gli attentati terroristici, per la precarietà sociale ed economica.
Troppo facile, per la destra, vincere le elezioni se la sinistra non è in grado di contrapporre a questo impianto un insieme di proposte in grado di ribaltare l'approccio alle politiche europee sull'immigrazione.
L'immigrazione è un fenomeno naturale, amplificato dalle politiche economiche internazionali, dalle spirali di guerra e dalle aspirazioni geopolitiche delle grandi potenze militari del pianeta. Frapporre  barriere o fili spinati alla disperazione degli uomini e delle donne è una utopia reazionaria, una modalità di limitare il diritto umano inalienabile alla mobilità, alla libera circolazione delle persone.
Ecco perché bisogna cambiare approccio e scegliere "la libertà di mobilità" come il terreno strategico per ricostruire una politica della sinistra che abbia l'ambizione di contrapporre alla barbarie della paura un nuovo umanesimo accogliente e l'aspirazione ad una società interculturale.
Solo così si potranno arginare i pericolosi venti di destra che soffiano violenti in Europa e in Italia. E solo così si potrà ricostruire una sinistra credibile e vincente.

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