PALERMO... E SE SINISTRA COMUNE FOSSE UN LABORATORIO PER L'UNITÀ IN ITALIA?

Mai come ora si sta registrando un grande movimento a sinistra del Partito Democratico: tra scissioni e ricongiungimenti si sta vivendo un processo di riorganizzazione dei gruppi dirigenti e di ri-articolazione di proposte politiche.
È evidente che l'attuale fase possa apparire come il tempo del posizionamento tattico in vista della caccia ai seggi parlamentari, tuttavia è innegabile che la scissione del PD da sinistra, la sortita di Campo Progressista, la nascita del Movimento dei Democratici e dei Progressisti non fossero fenomeni prevedibili fino a qualche mese fa. E pertanto è giusto non banalizzare il fatto che nel quadro politico del Paese stia maturando una distanza alla deriva renziana del PD.
Così come non risulta banale la linea politica uscita dal congresso fondativo di Sinistra Italiana che indubbiamente può aprire un percorso innovativo, decisamente diverso dalla vocazione originaria di SEL, che può riconnettersi con le prossime scelte congressuali di Rifondazione Comunista e guardare ad una ricomposizione con Altra Europa con Tsipras e con Possibile. Inoltre ci sono sindacati, movimenti, associazioni, comitati di lotta, organizzazioni territoriali... quella sinistra sociale spesso unita nelle lotte e separata al cospetto del seggio elettorale.
Dentro questa galassia frammentata rimane la difficoltà perfino di immaginare un percorso unitario di tutte le soggettività politiche e sociali collocate a sinistra del Partito democratico.
Il sentimento di divisione è diventato congenito e la diffidenza reciproca ha pervaso le storie di gruppi dirigenti cristallizzati. Questo è il primo limite all'unità.
L'altro elemento impedente la composizione unitaria è rappresentato dall'annoso tema delle alleanze, in particolare il tanto discusso rapporto col PD. In realtà questa questione dovrebbe essere affrontata laicamente, senza preconcetti né subalternità. Bisogna aprire la fase della competizione con il PD per costruire a sinistra un'opzione egemone in grado di dettare, da una posizione di forza, le priorità politiche e programmatiche nell'eventualità di una alleanza che non può essere pre-ordinata.
Bisogna sciogliere questi due nodi, molto complessi, per aprire una fase politica nuova a sinistra.
C'è un piccolo esperimento che si sta facendo a Palermo: si chiama Sinistra Comune e sta tentando di aprire una fase nuova della sinistra cittadina, ripensando profondamente la modalità di stare insieme tra diversi e le forme organizzate della politica. Speriamo che anche questa volta la Sicilia possa essere un laboratorio anticipatore dei processi nazionali.

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