PAPA FRANCESCO A PALERMO, LA POLITICA RIPARTA DALLE SUE PAROLE...

Papa Francesco a Palermo ha dettato l'agenda per chi opera per il bene collettivo. Il messaggio evangelico del Santo Padre ha evidentemente un carattere politico, rappresenta una profezia per il futuro, segna un punto di analisi originale del nostro tempo. La contemporaneità manifesta segnali preoccupanti su grandi questioni che assumono una valenza planetaria e su cui le parole di Papa Francesco, nella sua omelia in terra siciliana, hanno voluto manifestare una straordinaria attenzione.
L'egoismo smisurato e le pratiche di accumulazione sono nemiche della vita e per questa ragione la lotta alla mafia, al suo egoismo criminale, deve assumere il carattere della quotidiana missione collettiva.
La figura di padre Pino Puglisi, con la sua quotidiana attività in un quartiere periferico, sono la metafora dell'azione necessaria a costruire generosità, altruismo e vita nella "città degli uomini". Diventa sempre più necessario mettersi in ascolto dei bisogni del popolo. "Questo è l'unico populismo possibile!" Ascoltare le esigenze e i bisogni, evitando di urlare, di agitare gli animi, di alimentare odio contro i migranti, contro i più poveri. Padre Pino ha avuto la capacità di connettere la pratica di legalità con un difficile cammino evangelico e pedagogico.
L'educazione alla legalità e alla cittadinanza planetaria sono le grandi sfide della scuola, dell'università, della formazione dei giovani che devono essere protagonisti nel contrastare l'emergenza educativa che ha il volto e la simbologia della povertà.
La stessa che induce milioni di persone, che oltre ad avere fame e sete di cultura, hanno bisogno di un reddito, di un lavoro che superi la grande crisi sociale ed economica che ha investito il pianeta, rendendo, negli ultimi anni, i poveri sempre più miseri e i pochi ricchi sempre più avidi.
Sono infatti i poveri, i poveri cristi che fuggono dalla fame e dalla guerra, i soggetti a cui va data la priorità dell'azione politica, i soggetti della trasformazione, il blocco sociale di riferimento per costruire un mondo più giusto ed equo.
L'accoglienza dei migranti non è solo un atto di buona volontà o un gesto umanitario. È il terreno privilegiato per la costruzione di una nuova umanità. "Chi dice di amare Dio e non ama il proprio fratello è un bugiardo!" È questo forse il passaggio più rilevante delle parole del Papa e rappresentano un monito a chi, sedicente credente, pratica l'odio e la xenofobia.
Lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo è il segno del degrado dell'economia globale. Il messaggio evangelico del Papa rappresenta un punto di forza per chi crede ancora nella politica che, ancor di più, deve sentire come un obbligo fondamentale il contrasto quotidiano alla criminalità organizzata; l'azione di rilancio pedagogico che ridefinisca la missione della scuola; il disegno di una nuova economia che individui come terreno privilegiato la vita delle persone e il diritto umano alla migrazione.
Grazie Papa Francesco, il messaggio ecumenico della Chiesa deve essere trasformato in impegno quotidiano, per tutte e tutti, per i cattolici e per i non credenti. E soprattutto per chi opera in nome della collettività.






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