LA SENTENZA DEL TRIBUNALE PERMANENTE DEI POPOLI È UN FATTO STORICO: ADESSO SONO NOTI I RESPONSABILI DEL NUOVO OLOCAUSTO
Una pagina di Storia. A Palermo, qualche giorno
fa, è stata scritta una pagina di Storia: il Tribunale Permanente dei Popoli ha
emesso una sentenza epocale, condannando l'Unione europea e l'Italia per
crimini contro l'umanità a causa delle loro politiche in materia di
immigrazione e asilo.
Il Tribunale dei popoli fu fondato da Bertrand
Russell nel 1966 per giudicare i crimini commessi dagli Stati Uniti durante la
guerra del Vietnam e successivamente fu fondamentale per ricostruire il sistema
criminale attuato dalle dittature militari in America Latina, in particolare in
Brasile e Cile, mentre i Paesi democratici rendevano omaggio a Pinochet.
Oggi c'è una nuova grande questione
democratica, troppo spesso inesplorata, infatti "le politiche dell'Unione
europea sulle migrazioni e l'asilo, a partire dalle intese stipulate tra gli
Stati membri e i Paesi terzi, costituiscono una negazione dei diritti
fondamentali delle persone e del popolo migrante."
Se il verdetto avesse una valenza penale
le politiche dell’Unione europea e dell'Italia potrebbero inequivocabilmente
essere definite criminali.
Il Mar Mediterraneo e il deserto africano sono
cimiteri a cielo aperto e le responsabilità oggi sono ancora più chiare:
l’esternalizzazione delle frontiere attuate dall’Unione europea; gli accordi
bilaterali dell’Italia con i Paesi terzi; il memorandum con la
Libia e la deportazione di migliaia di persone nei centri di detenzione
amministrativa sono scelte che hanno sistematicamente determinato una
violazione dei diritti umani delle persone migranti e rifugiate.
Oggi nessuno può affermare di non sapere: è in
atto un genocidio dal carattere mondiale che ha una valenza, sia in termini
numerici che dal punto di vista umanitario, equiparabile alla Shoah.
Tra qualche anno sarà necessario rinnovare
l'immaginario dell'olocausto sostituendo i romanzi di Primo Levi con i racconti
dai centri di identificazione ed espulsione; immaginando una nuova lista di
Schildler sottratta ai campi di concentramento della Libia; ricostruendo le
altre storie di tanti bambini col pigiama a righe con le narrazioni drammatiche
di chi ha visto ingoiare il figlio neonato dai flutti marini; sostituendo train de vie con i barconi stracarichi di
umanità destinata alla morte.
Oggi, come ieri, sono noti i responsabili...
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