Oggi è festa, grazie ai partigiani!

"Cari compagni,
ora tocca a noi. Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia.
Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella. Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibili. Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care.
La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà ad esempio.
Sui nostri corpi si farà il grande farò della Libertà."

Questa è una delle tante lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana: Giordano Cavestro (Mirko) 18 anni, studente di Parma. Fucilato il 4 maggio 1944 dai fascisti. Lottava contro la dittatura e per la libertà. È morto prima del 25 Aprile 1945 e pertanto non ha potuto partecipare alla Liberazione. Nel nome delle migliaia di partigiani, che hanno combattuto per costruire l'Italia repubblicana e per scrivere la Costituzione antifascista, oggi è festa. 


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